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La normativa italiana punto di riferimento in tema di Canapa Light è rappresentata dalla Legge n. 242 del 2016, che ha definito la maniera in cui la canapa con i suoi derivati possano essere legittimamente coltivati e commercializzati.
Nello specifico le disposizioni contenute nel testo legislativo spiegano che è ammesso coltivare le piante di canapa sul territorio nazionale solo se il relativo seme è stato previamente certificato. Pertanto, il vivaista, sarà tenuto alla conservazione della documentazione che comprova l'acquisto e la provenienza dei semi.
La documentazione dovrà essere conservata per almeno un anno e, in ogni caso, fino al momento in cui la pianta sarà pronta per essere immessa sul mercato per la vendita al pubblico.
L'intenzione del legislatore è alquanto chiara. Scopo della norma è infatti quello tracciare la pianta, in modo che gli operatori di settore, così come il consumatore finale, possano conoscere la provenienza delle specie.
Da tutto questo ne deriva che l'importazione delle piante può comportare dei rischi, quando non accompagnata dalla documentazione sulla tracciabilità. L'attività di importazione è infatti consentita nei limiti in cui la pianta acquistata rispetta la normativa italiana ed europea.
Legalizzazione prodotti derivati in Italia
La questione si complica quando si tratta di comprendere quando un prodotto derivato dalla marijuana possa considerarsi legale o meno. Cosa succede in queste ipotesi?
La normativa nazionale permette di ottenere legittimamente prodotti che derivano dalla pianta, ma a patto che mantengano valori di THC bassi, ovvero non superiori allo 0,6%. Questa è la soglia che stabilisce quando un derivato possa considerarsi illegale. Rispettandola sarà possibile ricavare semi, prodotti alimentari come oli, pane o biscotti, fibre per i capi di abbigliamento ecc. Occorre infatti precisare che i derivati con livelli di THC superiori allo 0,6%, quindi non ammessi dalla legge italiana, svolgono effetti psicotropi che sono potenzialmente pericolosi per la salute.
Un'importante pronuncia della Corte di Cassazione, datata 30 Luglio 2019, ha stabilito che bisogna fare comunque un ulteriore distinguo fra i prodotti che sono derivati della canapa, in quanto non sempre legali. A detta dei Giudici è fondamentale considerare il livello di THC. Quando questo rispetta le percentuali stabilite dalla legge, non ci sono ostacoli alla produzione dei derivati dalla canapa.
La Cassazione ha inoltre chiarito che la canapa può anche essere coltivata per scopi puramente ornamentale. Inoltre può essere utilizzata anche in ambito medico e farmaceutico, anche per la produzione di farmaci, quando il livelli di THC sono pari, e comunque non superiori, allo 0,6%. Fuori da queste ipotesi l'utilizzo si considera illegale.
La marijuana legale in Italia oggi può essere acquistata solo presso i rivenditori che assicurano qualità e tracciabilità dei prodotti. Il portale iperhemp.com, ad esempio, offre solo cannabis 100% legalizzata e caratterizzata da livelli di THC sotto la soglia prevista dalla normativa.
Il consumatore finale potrà scegliere fra cannabis light, olio CBD, cristalli e altri derivati come i liquidi per sigaretta, capsule o burrocacao, con la certezza di acquistare articoli sicuri e realizzati nel pieno rispetto della normativa di settore.
LA CANNABIS LIGHT È IL NOME GENERICO CON CUI
CI SI RIFERISCE COMUNEMENTE ALLE VARIETÀ DI
CANNABIS IN CUI LA QUANTITÀ DEL PRINCIPIO
ATTIVO DELTA-9-TETRAIDROCANNABINOLO (THC) È
BASSA O INSIGNIFICANTE.
PRESENTA UN CONTENUTO MOLTO BASSO DI
DELTA-9-TETRAIDROCANNABINOLO (THC), IL
PRINCIPIO ATTIVO RESPONSABILE DELL'EFFETTO
STUPEFACENTE DELLA MARIJUANA, MA CONTIENE
INVECE IL METABOLITA CANNABIDIOLO (CBD), CHE
HA UN EFFETTO RILASSANTE.
IL CANNABIDIOLO (CBD) È UN METABOLITA NON
PSICOTICO.
E’ LA SECONDA SOSTANZA PIÙ ABBONDANTE
PRESENTE NELLA CANNABIS.
HA EFFETTI RILASSANTI ,ANTIOSSIDANTI,
ANTINFIAMMATORI, ANTIDISTONICI,
ANTICONVULSIVANTI.NON CREA ALCUNA ASSUEFAZIONE , MA VANTA UNA
VASTA GAMMA DI APPLICAZIONI TERAPEUTICHE
VALIDATE DAI RISULTATI DELLE RICERCHE
SCIENTIFICHE;
INFATTI SEMPRE DI PIÙ CRESCE L’INTERESSE DELLLA
COMUNITÀ SCIENTIFICA PER IL POTENZIALE
TERAPEUTICO DEL CBD
CHE È OGGI RICONOSCIUTO TRA GLI ELEMENTI
PRINCIPALI DELLA "CANNABIS TERAPEUTICA", E CHE
È GIÀ STATO UTILIZZATO IN DIVERSI STUDI PER IL
TRATTAMENTO DI NUMEROSE PATOLOGIE E
DISTURBI DELLA SALUTE DELL’ORGANISMO UMANO.
IL DELTA-9-TETRAIDROCANNABINOLO -
COMUNEMENTE NOTO COME THC - È LA PARTE
PSICOATTIVA DELLA CANNABIS, IL PIÙ IMPORTANTE
PRINCIPIO ATTIVO CONTENUTO IN ESSA.
SI TRATTA DI UN COMPONENTE PSICOATTIVO CHE
ESERCITA AZIONI SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
ANCH’ESSO HA EFFETTI TERAPEUTICI E BENEFICI
PER IL NOSTRO ORGANISMO:
LE PROPRIETÀ TERAPEUTICHE PIÙ IMPORTANTI DEL
THC DELLA CANAPA SONO:
ANALGESICA;
ANTIINFIAMMATORIA ;
NEUROPROTETTIVA ;
RILASSANTE MUSCOLARE;
ANTIEMETICA E ANTINAUSEA.
È INTERESSANTE SAPERE GLI EFFETTI CHE IL CBD
PUÒ APPORTARE ALL’INTERO ORGANISMO UMANO.
CON L’ASSUNZIONE DI QUESTA SOSTANZA VENGONO
ATTIVATI I NOSTRI RECETTORI CANNABINOIDI CHE
INNESCANO UN’AZIONE DI RIBILANCIAMENTO DELLE
FUNZIONI DELLA MAGGIOR PARTE DEI NOSTRI
ORGANI,IN PARTICOLARE RIGUARDO AL SISTEMA
NERVOSO, SIA CENTRALE CHE PERIFERICO,
RIPRISTINANDO UNA SITUAZIONE DI BENESSERE
GENERALE.
PERTANTO, SI RIVELANO UN VALIDO AIUTO PER IL
TRATTAMENTO DI MOLTI DISTURBI, SIA DI NATURA
FISICA CHE MENTALE.
SULLA BASE DI QUESTI E DEI MODERNI STUDI, SI È
POI RIVELATO CHE IL CBD NON COMPORTA
PARTICOLARI EFFETTI COLLATERALI, COMUNQUE
LEGATI A SITUAZIONI DI INTERAZIONI CON ALTRI
FARMACI O DI ABUSO NEL CONSUMO, PER CUI SI STA
INIZIANDO A IPOTIZZARE UN UTILIZZO DEI
PRODOTTI DELLA CANAPA AD ALTO CONTENUTO DI
CANNABIDIOLO IN AMBITO MEDICO E
FARMACEUTICO.
IL CBD PUÒ ESSERE CONSIDERATO COME UN
ANTINFIAMMATORIO, UTILE IN MOLTI CONTESTI,
CHE VISTA IN QUESTO SENSO,È IL CASO DELLE
PERSONE CHE SOFFRONO DI DOLORE CRONICO O DI
DOLORE NEUROPATICO, PROVOCATO DALLE
MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO.
L’OLIO DI CBD HA UNA SPICCICATA AZIONE
LENITIVA PERFETTA PER LE INFIAMMAZIONI
REUMATICHE E L’ARTRITE, CON LA CONSEGUENZA DI
UNA MINORE DOLENZA DELLE PARTI INTERESSATE.
LA RICERCA IN QUESTO SENSO È STATA ANCHE
CONDOTTA SUL BENESSERE DEI VOI VOSTRI
ANIMALI, MOTIVO PER CUI SI È SCOPERTO CHE ESSO
HA LA MEDESIMA EFFICACIA NEL DARE SOLLIEVO
DAL DOLORE DAI REUMATISMI IN CANI E GATTI.
IL CBD VIENE USATO COME ADDITIVO NELLE CREME
DI BELLEZZA E ALTRI PRODOTTI COSMETICI,
AGENDO IN CONTRASTO ALLE INFIAMMAZIONI
CUTANEE, IN PARTICOLARE:
ACNE,
PSORIASI ,
DERMATITI,
AZIONE ANTI-AGE
IL CBD CI STA DIMOSTRANDO LE SUE INCREDIBILI
PROPRIETÀ NUTRITIVE PER LA PELLE ANCHE
ATTRAVERSO LA SUA CAPACITÀ DI STIMOLARE IL
RICAMBIO CELLULARE E LA DIFFERENZIAZIONE
DELLE CELLULE.
LA SUA AZIONE COME ANTIOSSIDANTE SUPERA GLI
ALTRI COMPOSTI NORMALMENTE USATI IN ALTRI
PRODOTTI E, OGGI, VIENE AMPIAMENTE SFRUTTATA
PER FORMULARE NUOVE CREME ANTI-AGE .
PER CHI SOFFRE DI DETERMINATI PROBLEMI
CUTANEI, IL CBD HA LA CAPACITÀ DI INCORAGGIARE
UNA DIFFERENZIAZIONE CELLULARE PIÙ
EFFICIENTE.
PRODUZIONE DI LIPIDI E, QUINDI, DI LIMITARE LA
SOVRAPPRODUZIONE DI SEBO.
LE POTENZIALI APPLICAZIONI DEL CBD COME
PRODOTTO EFFICACE PER TRATTARE I SINTOMI
DELL'ACNE SONO ESTREMAMENTE PROMETTENTI,
SOPRATTUTTO CONSIDERANDO CHE SI TRATTA DI
UNA DELLE MALATTIE DELLA PELLE PIÙ DIFFUSE NEL
MONDO.
L'ACNE COMPORTA EVIDENTI SINTOMI FISICI E PUÒ
GENERARE ANCHE PROBLEMI A LIVELLO
PSICOLOGICO.
E’ STATO DIMOSTRATO CHE IL CBD HA ANCHE
PROPRIETÀ ANTIBATTERICHE.
I BATTERI CHE CAUSANO L'ACNE CREANO REAZIONI
A CATENA DIFFICILI DA CONTROLLARE, IL CBD HA
LA CAPACITÀ DI DIMINUIRE SIA LE INFIAMMAZIONI
CHE LE INFEZIONI.
LE PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI DEL CBD SONO
EFFICACI PER TUTTI QUANTI E RISULTANO
PARTICOLARMENTE ADATTE PER COMBATTERE I
DANNI CAUSATI DAI RADICALI LIBERI E PER
MIGLIORARE LA SALUTE E LA SENSIBILITÀ DELLA
PELLE.
IL CBD E IL FUTURO DEI PRODOTTI PER LA PELLE!!
AL CBD, IL SUO EFFETTO RILASSANTE PUÒ
INFLUIRE POSITIVAMENTE SU COLORO CHE PER VARI
MOTIVI SOFFRONO DI INSONNIA
MOLTE PERSONE, POI, FANNO USO DI CBD COME
MIORILASSANTE: NON SOLO GLI SPORTIVI IN FASE DI
RIPOSO DAGLI ALLENAMENTI MA ADDIRITTURA
ANCHE CHI SOFFRE DI GRAVI MALATTIE COME LA
SCLEROSI MULTIPLA, PER RIDURRE I DOLOROSI
SPASMI CHE LI AFFLIGGE.
IL CBD, QUINDI, OLTRE A NON PRESENTARE
CONTROINDICAZIONI, HA EFFETTI POSITIVI SUL
NOSTRO ORGANISMO AIUTA A RILASSARSI GRAZIE AI
SUOI EFFETTI CALMANTI E SEDATIVI.
UN OTTIMA ALTERNATIVA A VARI PRODOTTI
REPERIBILI IN FARMACIA PER AIUTARVI A DORMIRE E
A RIACQUISTARE UN EQUILIBRIO SALUTARE.
IL CBD È UN COMPOSTO COMPLETAMENTE
NATURALE E NON TOSSICO CHE PUÒ ESSERE
ASSUNTO REGOLARMENTE, SENZA DOVERSI
PREOCCUPARE DI EFFETTI COLLATERALI A BREVE
TERMINE , INDESIDERATI O DI DANNI AL CORPO.
QUESTO È IL MOTIVO PER CUI IL CBD PER DOLORI
MUSCOLARI È DIVENTATO COSÌ POPOLARE NEGLI
ULTIMI ANNI.
E’ MOLTO EFFICACE ANCHE PER :
DOLORI ALLA SCHIENA,
EMICRANIA,
SINDROME PREMESTRUALE.
GLI STUDI DIMOSTRANO CHE LE DONNE CHE USANO
USANO PRODOTTI A BASE DI CBD TENGONO
FINALMENTE A BADA GLI SBALZI D’UMORE DELLA
SINDROME PREMESTRUALE E ALLEVIA I FASTIDI
DELLA MENOPAUSA,
PERCHÉ ESSO È UN BUON ANTIDOLORIFICO PER I
DOLORI MESTRUALI E COME MODULATORE
ORMONALE.
LENNOX-GASTAUT E LA SINDROME DI DRAVET.
NEGLI STATI UNITI, UN GRUPPO DI MADRI HA
INIZIATO A CURARE QUESTA MALATTIA CHE
AFFLIGGEVA I LORO FIGLI CON RISULTATI DAVVERO
SORPRENDENTI, PORTANDO POI LE EVIDENZE ALLA
FOOD AND DRUG ADMINISTRATION (FDA), CHE HA
INNANZITUTTO RIMOSSO IL CBD DALLA LISTA DELLE
SOSTANZE STUPEFACENTI E NEL 2018 APPROVATO IL
COMMERCIO DI EPIDIOLEX.
QUESTO È UN FARMACO A BASE DI CBD
SPECIFICAMENTE INDIRIZZATO ALLA CURA
DELL’EPILESSIA, AGENDO NON SUL SISTEMA
ENDOCANNABINOIDE, MA SUL SISTEMA NERVOSO
CENTRALE E SUL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO,
CON EFFETTI ANTICONVULSIVANTI.
QUESTO STESSO EFFETTO POSITIVO SEMBRA,
ANCORA UNA VOLTA, ESTENDERSI ANCHE A CANI E
GATTI.
LA DIFFERENZA TRA THC E CBD, È CHE IL
CANNABIDIOLO CBD È NON SOLO, COME VISTO
PRIMA, UN COMPOSTO TERAPEUTICO, CHE CURA E
RIPRISTINA GLI STATI MENTALI CHE HANNO SUBITO
DELLE ALTERAZIONI, MA È STATO ANCHE RILEVATO
CHE QUESTA SOSTANZA AUMENTA LA CAPACITÀ DI
CONCENTRAZIONE E LA MEMORIA.
NIENTE EFFETTI PSICHEDELICI, MA BENSÌ UNA
AUMENTATA CAPACITÀ E LUCIDITÀ MENTALE.
SONO IN CORSO VARI STUDI CHE ATTESTERANNO IN
MANIERA SCIENTIFICA L’UTILIZZO COME PRINCIPIO
ATTIVO PER GLI PSICOFARMACI CONTRO ANSIA,
DEPRESSIONE, SCHIZOFRENIA, DISTURBO OSSESSIVOCOMPULSIVO
E DISTURBI DA STRESS POSTTRAUMATICO.
A QUESTA IPOTESI SI È ARRIVATI VALUTANDO I
RISULTATI POSITIVI DEI TEST PRELIMINARI , CHE
HANNO MOSTRATO IL POTENZIALE DEL CBD COME
ANTIPSICOTICO, ANSIOLITICO E COME SOSTEGNO
ALLE TERAPIE TRADIZIONALI PER QUESTI DISTURBI.
IL CBD NON SOLO NON DÀ ASSUEFAZIONE E NON HA
EFFETTI PSICOTROPI E NON CREA STATI MENTALI DI
CONFUSIONE E SBALLO COME IL THC, MA NON
PROVOCHEREBBE NEANCHE QUEGLI ALTRI SINTOMI
FISICI CHE POSSONO SEGUIRE ALL’ASSUNZIONE
DELLA MAGGIOR PARTE DELLE MEDICINE CONTRO
QUESTE MALATTIE.
ALLO STATO ATTUALE, I PRODOTTI A BASE DI CBD
POSSONO ESSERE UTILIZZATI CON QUESTE FINALITÀ,
MA SENZA UNA SICUREZZA ASSOLUTA DI EFFICACIA E
SOPRATTUTTO NON COME ALTERNATIVA ALLE CURE
SPECIFICHE, IN QUANTO LA SERIETÀ DI QUESTE
PATOLOGIE IMPONE UN RICORSO AL MEDICO E IL
SOSTEGNO DI UNA PSICOTERAPIA EVENTUALMENTE
ASSOCIATA A FARMACI SPECIFICI.
UNA RISPOSTA POSITIVA ALL’ASSUNZIONE DI CBD
ANCHE IN ALTRI CAMPI: SI È RIVELATO UTILE PER
DIMINUIRE IL CRAVING E ALTRI SINTOMI LEGATI
ALLA DIPENDENZA DA SOSTANZE STUPEFACENTI
UNA UN SUPPORTO TESO AD ALLEVIARE GLI EFFETTI
CAUSATI DAI RIMEDI CHEMIOTERAPICI PER
COMBATTERE IL CANCRO, SEMBREREBBE POI
RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
SONO IN CORSO STUDI PER VERIFICARE COME IL
CBD POSSA ESSERE UTILIZZATO IN TERAPIE DI
DIVERSE FORME DI DISTURBI ALIMENTARI, IN
QUANTO L’INFLUENZA BENEFICA DELLA SOSTANZA
SUL CORPO E SUL SISTEMA NERVOSO RICOMPRENDE
ANCHE LE FUNZIONI DEL METABOLISMO,ALLO
STESSO TEMPO REGOLA LA SENSAZIONE DI SAZIETÀ.
CI SONO DIVERSI TIPI DI DISTURBI ALIMENTARI CHE
POSSONO ESSERE FRONTEGGIATI POSITIVAMENTE
ATTRAVERSO LA CANNABIS CON ELEVATE
CONCENTRAZIONI DI CBD.
PER ESEMPIO, ANORESSIA NERVOSA, È
PROBABILMENTE IL DISAGIO PIÙ CONOSCIUTO, LA
BULIMIA NERVOSA, COSÌ COME IL MANGIARE IN
MODO COMPULSIVO.
SI TRATTA, EVIDENTEMENTE, DI DISAGI MOLTO
DIVERSI TRA DI LORO.
TUTTAVIA, CIÒ CHE TUTTI QUESTI DISTURBI HANNO
IN COMUNE SONO DRAMMATICI VARIAZIONI DI
PESO, CHE DI SOLITO SI ASSOCIANO ALL’AVVERSIONE
PER IL CIBO.
È PERALTRO DA NOTARE CHE CIRCA IL 95% DEI CASI
DI ANORESSIA E DI ALTRI DISTURBI ALIMENTARI SI
MANIFESTANO NELLE RAGAZZE PIÙ GIOVANI, CON
GLI ESPERTI CHE CONCORDANO SUL FATTO CHE I
FATTORI SOTTOSTANTI AI DISTURBI ALIMENTARI
POSSONO ESSERE SPESSO PSICOLOGICI, MA CHE
ANCHE ALTRE CONDIZIONI FISIOLOGICHE POSSONO
SVOLGERE UN RUOLO.